David Ben Gurion, Il sionismo, ed. Luni, 2000, p. 95. € 10,33
 
Scritto da uno dei grandi protagonisti della storia dello stato d'Israele questo rapido, ma denso saggio di David Ben Gurion ripercorre in una sintesi brillante le motivazioni ideali e le vicende del sionismo. Questo movimento politico è riuscito a realizzare, dopo un secolo di lotte, l'aspirazione dei suoi fondatori, cioè la creazione di uno stato ebraico. Rivivono in queste pagine i momenti chiave della storia della lunga lotta del movimento sionista e i suoi protagonisti più significativi a cominciare da Theodor Herzl.

L'autore del saggio, David Ben Gurion, fu - come ha scritto Shimon Peres - «un leader carismatico capace di entusiasmare la gente, ma anche un abile astuto uomo di stato, capace di destreggiarsi nei difficili meandri della politica interna israeliana». Alla sua figura è in gran parte dedicata la prefazione scritta da uno studioso israeliano di origine italiana, Sergio Minerbi, che non solo aggiorna il testo, ma ci offre un suggestivo ritratto dell'autore, che tanta parte ha avuto nella storia di Israele. Ben Gurion è stato il padre dell'opzione nucleare israeliana, ha iniziato il riavvicinamento dello stato di Israele alla Germania Federale, ha fatto processare Eichmann a Gerusalemme, ha evitato che in più di un'occasione re Hussein di Giordania fosse inghiottito da una Federazione araba, ma soprattutto è stato colui che più di altri si è opposto al sogno del Grande Israele.

Il saggio di Ben Gurion e la prefazione di Minerbi costituiscono, nel loro insieme, uno strumento prezioso per comprendere la storia e i problemi dello stato di Israele.