Notizie su Israele 19 - 13 giugno 2001


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Perciò, di' alla casa d'Israele: "Così parla DIO, il Signore: Io agisco così, non a causa di voi, o casa d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati.Io santificherò il mio gran nome che è stato profanato fra le nazioni, in mezzo alle quali voi l'avete profanato; e le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE, dice il Signore, DIO, quando io mi santificherò in voi, sotto i loro occhi. Io vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nel vostro paese.

(Ezechiele 36.22-24)



Il motivo dell'interesse per Israele dipende dal desiderio di comprendere l'opera di Dio nella sua concretezza attuale. Due fatti sono di importanza fondamentale negli ultimi decenni: la creazione dello Stato di Israele e la presenza in esso di comunità di ebrei che riconoscono in Gesù il Messia di Israele e il Figlio di Dio (Mt 16.16). L'articolo che segue è tratto da una rivista edita da Ebrei messianici. L'autore dirige un'opera missionaria in Israele, ben conosciuta anche all'estero. La sua autobiografia, comparsa con il titolo "Lama davka ani", è stata distribuita in 80.000 esemplari a scopo evangelistico per le strade di Israele ed è stata tradotta prima in inglese e poi in tedesco con il titolo "Mitten ins Herz". Per suo esplicito desiderio viene riportato l'indirizzo dell'opera in modo che gli interessati possano mettersi direttamente in comunicazione:

Jakob Damkani
P.O. Box 8355
Jaffa 61082
Israel

Tel: 00972-3-518 1888
Fax: 00972-3-681 0096
email: trumpsal@netvision.net.il
http://on.to/salvation

M.C.


CHE COSA SIGNIFICA ESSERE EBREO?


Una parola di Jacob Damkani

Fino al 1948 potevamo dire: "La colomba ha il suo nido, la volpe la sua tana, l'uomo il suo paese, ma Israele ha solo la sua tomba." Ora Israele è uscito dalla sua tomba ed è tornato nella sua patria, ma soltanto come un insieme di ossa secche (Ezechiele 37).

Come nessun altro paese, Israele è legato alla sua religione. E tuttavia sta cercando affannosamente di ritrovare la sua identità, un'identità che non sembra più essere chiara. C'è bisogno di una nuova definizione di quello che significa essere ebreo. Fino ad oggi il governo di Israele non è riuscito a definire chiaramente chi ha il diritto di definirsi ebreo. Di conseguenza, quello che unisce la maggior parte degli Ebrei è l'orgoglio nazionale e l'eterna lotta per la sicurezza della nazione.

Anche oggi, come sempre, esiste una grande quantità di tradizioni ebraiche che vengono onorate, mentre il Dio della Bibbia viene dimenticato e ignorato. Tuttavia noi credenti non dobbiamo mai dimenticare che tutto quello che ci è caro, tutto quello per cui siamo pronti a vivere e a morire, lo abbiamo ricevuto dalle mani degli Ebrei, e dovremmo anche ricordare che è stato Israele a dare alla luce la chiesa in mezzo a molte sofferenze, duemila anni fa.

Oggi, duemila anni dopo, dobbiamo considerare gli Ebrei nostri amici o nostri nemici? Questa domanda è una pietra d'inciampo per molti cristiani. Ma la Parola di Dio è chiara: "Per quanto concerne il vangelo, essi sono nemici per causa vostra; ma per quanto concerne l'elezione, sono amati a causa dei loro padri; perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili" (Ro 11.28-29).
"Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo!" (Ro 11.1).

Attraverso tutta la Bibbia possiamo vedere che Dio tratta gli Ebrei con amore e misericordia. Nonostante che Gli siano infedeli, Dio resta fedele al patto che ha stabilito con i suoi progenitori (cfr. Sl 89.19-37; Ge 31.31-37)

Ma per quanto sia chiaro che Israele resta il popolo eletto, per quanto riguarda la salvezza "non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo Egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano" (Ro 10.12). Per ottenere la salvezza, l'unica via  è l'invocazione di Jeshua. Ma dobbiamo seriamente riflettere: "come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunzi?" (Ro 10.14).

Come cristiani nati di nuovo abbiamo l'incarico di annunziare l'Evangelo in tutto il mondo (Mc 16.15), prima ai Giudei e poi ai Greci (Ro 1.16). Per poter svolgere questo incarico non dobbiamo limitarci a capire quello che meditando sulla scrittura sul popolo ebreo e sulla nazione di Israele, ma dobbiamo far penetrare questa verità nella nostra vita. Perché se neghiamo la necessità della conversione di Israele, affossiamo con questo il fondamento della nostra propria salvezza.

La "Tromba" è stata fondata come opera missionario nel 1984. Il suo scopo è annunciare a tutti i costi il Messia Jeshua alle pecore perdute di Israele. Noi non ci vergognamo "del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco" (Ro 1.16). Anche l'establishement religioso non ci fa paura, perché Dio ha promesso di essere con noi con la Sua forza e la Sua grazia. Il nostro può non sapere che cosa significa essere ebreo, ma noi che siamo nati dallo Spirito di Dio lo sappiamo con certezza. Al di fuori di Jeshua non esiste alcun autentico ebraismo biblico.

La nazione di Israele sembra essere sempre davanti a un bivio, ma fino a che volta le spalle a Jeshua prenderà sempre la via sbagliata. E per Israele, in quanto popolo del patto con Dio, ogni deviazione è sempre distruttiva. Noi, come domestici di Dio, abbiamo la possibilità e il compito di aiutare gli Ebrei a trovare finalmente la giusta strada.

(da "Posaune del Rettung Israels", con autorizzazione)



IL DOCUMENTO TENET


L'ultima versione del documento presentato a israeliani e palestinesi dal direttore della CIA George Tenet volto a consolidare la tregua in vista dell'applicazione del piano Mitchell prevede i seguenti punti:
- Israele ritira subito le sue forze militari sulle posizioni che tenevano prima dello scoppio delle violenze nel settembre scorso, abolisce le misure di chiusura su Cisgiordania e striscia di Gaza, allenta il blocco imposto alle citta' palestinesi;
- l'Autorita' Palestinese applica subito il cessate il fuoco, procede all'arresto di terroristi di Hamas e Jihad Islamica secondo una lista di piu' di 20 nomi, confisca tutte le armi che si trovano illegalmente nelle zone sotto la sua giurisdizione.
Al termine di un periodo di "raffreddamento" di sei settimane, le parti intraprenderanno una serie di misure volte a creare fiducia che dovranno essere attuate in un arco di tre-quattro mesi.
Martedi' 12 giugno Israele ha annunciato che accetta ufficialmente il documento Tenet.

(Ha'aretz, 12.06.01, riportato su israele.net)



SAPEVATE CHE ... ?


... Ariel Sharon ha visitato la spianata del Tempio e non la moschea Al-Aksa soltanto dopo aver ottenuto il consenso dell'autorità islamica Waqf e che i poliziotti che lo accompagnavano non erano 3000 - come molti media hanno riferito - ma soltanto 15?

... il governo egiziano nel suo sito internet www.sis.gov.eg scrive che "in tutta la storia dell'umanità Gerusalemme è stata sempre una città palestinese-araba"?

... le promesse bibliche non si adempiono perché il popolo di Israele è molto buono ma perché l'Onnipotente ha detto: "Io agisco così, non a causa di voi, o casa d'Israele, ma per amore del mio nome santo" (Ez 36.22)?

(da NAI - Nachrichten aus Israel)



LIBRI


JAKOB DAMKANI, "Mitten ins Herz", Hänssler-Verlag 1997


INDIRIZZI INTERNET


La tromba per la salvezza di Israele
http://on.to/salvation